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Serenissima Ristorazione contro lo spreco di alimenti: come interpretare le etichette relative a Data di Scadenza e Termine Minimo di Conservazione (TMC)

Prendersi cura della propria salute e al contempo ridurre gli sprechi si può: basta saper interpretare correttamente le informazioni sulla deperibilità dei prodotti che portiamo in tavola.

Serenissima Ristorazione monitora costantemente la salubrità degli alimenti offerti, servendosi di professionisti preposti al controllo della qualità. Il cibo non somministrato viene donato ad associazioni locali come la Caritas o il Banco Alimentare grazie a partnership già avviate.

Oltre all’attenzione riservata alla sicurezza alimentare, Serenissima Ristorazione investe sulla formazione del proprio personale in modo da diffondere le corrette procedure e conoscenze sulla manipolazione del cibo e sulla conservazione degli alimenti.

Anche in casa capita spesso infatti di buttare via del cibo scaduto da pochi giorni, senza sapere che in realtà potrebbe essere ancora consumato senza alcun risvolto negativo per la salute. Per comprendere meglio come leggere le etichette, la Dott.ssa Laura Mongiello, Tecnologa Alimentare e Procuratore speciale di Serenissima Ristorazione per la Basilicata spiega l’importante differenza tra Data di Scadenza e Termine Minimo di Conservazione (TMC). “La Data di Scadenza è preceduta dalla dicitura “da consumarsi entro” seguita da giorno, mese ed eventualmente anno. Diversamente, il TMC viene riportato in etichetta con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” e indica una data approssimativa di consumo degli alimenti”.

In quest’ultimo caso, come affermato da Laura Mongiello, possiamo ancora consumare il prodotto senza preoccupazioni dopo aver verificato la bontà delle sue qualità organolettiche (odore, sapore, fragranza). Pasta, riso, biscotti, marmellate e salse di pomodoro conservate a temperatura ambiente riportano spesso il TMC e sono prodotti che possono essere consumati anche dopo due mesi dal termine minimo di conservazione (più lungo è il termine, più margine avremo per utilizzarli senza rischi).

La Data di Scadenza va invece rispettata senza eccezioni, in quanto è riportata sugli alimenti deperibili dal punto di vista microbiologico che, se consumati tardivamente, possono comportare rischi per la salute (pensiamo a pesce fresco, uova, carni fresche, latte fresco e in generale a quei prodotti da conservare in frigorifero).

Tutti possiamo fare la nostra parte: i Consumatori possono utilizzare tranquillamente i prodotti che hanno superato il TMC dopo averne valutato il sapore, il colore e l’odore, mentre gli Operatori del Settore Alimentare, seguendo la legge “antispreco” 166/2016, possono donare i suddetti alimenti ad associazioni e onlus. Piccoli gesti quotidiani che significano tanto.

 

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