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PILLOLE DI PEDODONZIA

Serenissima Ristorazione si occupa di ristorazione scolastica, con uno staff di dietisti esperti. Nei menù dedicati ai bimbi ci sono molte accortezze: occorre dare il giusto fabbisogno di calorie, ma occorre fare attenzione anche all’equilibrio e all’educazione. Una mancanza di attenzione può portare infatti ad avere problematiche, tra cui le carie dei denti. Conoscere come prevenire i problemi dentali aiuta ad educare i bambini verso un’alimentazione corretta e verso la salute del cavo orale.

I denti e l’alimentazione: l’intervista

C’è un dottore speciale che si occupa della prevenzione e della cura delle patologie del cavo orale dei bambini e si chiama pedodonzista. Fin dai primi mesi di vita è infatti importante prevenire le lesioni causate dalle carie e individuare le patologie precoci della masticazione, ma soprattutto è essenziale instaurare con il piccolo paziente un rapporto di fiducia basato su un percorso emozionale e comportamentale. 

Alessandro Da Soghe, pedodonzista, nell’intervista racconta l’importanza dell’educazione dell’igiene orale nell’infanzia e la relazione tra alimentazione e denti dei bambini. 

Quali sono le buone abitudini da instillare nei bambini per avere denti sani?

“Fin dall’eruzione del primo dente da latte è importante pulire i denti con una garza imbevuta d’acqua. Poi quando il bambino cresce, attraverso il gioco, occorre aiutarlo a prendersi cura dei propri denti. Importante inoltre è la corretta educazione alimentare”.

Perché è importante l’alimentazione per la salute dentale?

“L’alimentazione per i denti e la salute complessiva del cavo orale è di importanza vitale. Non basta lavarsi bene i denti dopo i pasti principali, è fondamentale assumere una dieta varia dove i nutrienti sono bene equilibrati. La dieta dei bambini non deve mai essere sbilanciata verso l’assunzione di carboidrati”.

Quando occorre fare la prima visita e perché?

“La regola è “primo dente – prima visita”, ma la difficoltà nel visitare bimbi molto piccoli e la necessità di costruire un rapporto con loro ci fa propendere nel suggerire di programmare la prima visita tra i due anni e mezzo e i tre anni. Il motivo principale è la relazione: un bimbo che non ha dolore ai denti è più semplice da approcciare e la possibilità di parlare di prevenzione con lui e con i genitori è fondamentale per una crescita in salute della bocca e del suo corpo. Alcuni suggerimenti per la prima visita sono: prendere l’appuntamento il mattino presto, quando il bambino è più riposato e di conseguenza collaborativo; far indossare al figlio  il vestito che gli piace di più e lo rende felice; associare la visita ad un evento piacevole e non usare parole come: dolore, paura, agitazione, ansia; non far capire al bambino che si ha paura del dentista; e non enfatizzare troppo l’evento della visita, parlandone solo pochi giorni prima, spiegando che il dottore dei denti è una figura amica”.

Quali sono le patologie maggiori che ha riscontrato nei bambini e quali sono i motivi?

“Le patologie più frequenti che si riscontrano nel cavo orale dei bambini sono la carie e le stomatiti. L’alimentazione del  bimbo è spesso sbilanciata verso i carboidrati, sia per il suo bisogno di energia immediata, sia per il sapore piacevole e la facilità di masticazione. Senza contare che caramelle e biscotti sono alimenti che di frequente vengono offerti al bambino proprio dagli adulti. Questi comportamenti e scelte aumentano le probabilità di formazione della carie. La causa delle stomatiti invece è dovuta all’abitudine di mettere le dita e giocattoli in bocca, con la conseguente introduzione di batteri e virus. Riscontro infine malocclusioni, dovute sia alla predisposizione genetica sia all’utilizzo di dito e ciuccio/biberon (abitudini viziate) per troppo tempo”.

Perché i bambini possono avere paura del dentista?

“Il dentista è una persona sconosciuta ed è naturale vi sia diffidenza nel bambino, senza contare che spesso gli studi medici/dentistici non sono attrezzati per l’accoglienza del piccolo paziente, ad esempio vi sono sedie alte, colori asettici e nessun gioco. I bimbi sono inoltre spesso influenzati dall’ansia o dal dal nervosismo del genitore, che senza rendersene conto può aver parlato in sua presenza di esperienze negative dal dentista. La paura può essere infine dovuta ad un’esperienza negativa, traumatica e subita in maniera involontaria, magari per un intervento ospedaliero d’urgenza”. 

Come si costruisce un rapporto tra dentista e bambino?

“Il bimbo è diverso dal paziente adulto sia sul piano fisico/strutturale che sul piano psicologico: va approcciato in modo diverso con un sistema chiamato “comportamentale” con cui si costruisce un rapporto speciale con lui, coinvolgendolo fino a farlo ambientare. La spiegazione e la dimostrazione dello strumentario del dentista attraverso immagini, colori e giochi farà in modo che il bimbo possa avvicinarsi al mondo odontoiatrico senza timore. Anche l’ambiente è importante: per poter creare la giusta sintonia con il piccolo paziente, soprattutto nella prima infanzia, è importante creare intorno a lui un ambiente privo di possibili inneschi d’ansia e che lo faccia sentire a proprio agio”.

 

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