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Ristorazione collettiva e rivoluzione Hi-Tech: Serenissima Ristorazione al centro dell’innovazione

La ristorazione collettiva sta vivendo una vera e propria rivoluzione tecnologica: come confermato da un recente articolo sul binomio cucina e tecnologia pubblicato su “Pambianco”, un esempio lampante di questo cambiamento è il Centro Cottura di Boara Pisani di Serenissima Ristorazione. Questo centro, il più grande in Italia e uno dei principali in Europa, è la conferma di come la tecnologia possa essere integrata in modo efficace per garantire standard elevati nella preparazione e distribuzione dei pasti.

Con oltre 10mila pasti al giorno destinati a scuole, ospedali e case di riposo, il Centro Cottura di Boara Pisani ha effettuato investimenti significativi in tecnologia e automazione. Attraverso un impegno finanziario di circa 35 milioni di euro, Serenissima Ristorazione ha puntato su soluzioni hi-tech per ottimizzare i processi produttivi e gestire lo stoccaggio delle materie prime e semilavorate in modo efficiente.

Carlo Garbin, Direttore Operativo, ha sottolineato l’importanza di questa scelta: “Gli investimenti in tecnologia sono fondamentali per affrontare la flessibilità richiesta dal nostro servizio e per sopperire alla carenza di personale. Oggi è più facile trovare un chirurgo che un cuoco”. La priorità per l’azienda è quindi garantire la massima qualità e sicurezza alimentare. “Pur non avendo tanti cuochi operativi nei terminali – ha spiegato Garbin – con una procedura predefinita si riesce a garantire un servizio di alto livello. Facciamo da mangiare per malati immunodepressi, bambini e personale sanitario, dunque tutto deve essere gradevole e soprattutto perfettamente sano. II pasto segue standard vicini al prodotto farmaceutico”.

In questo contesto, Serenissima Ristorazione ha investito milioni di euro nelle cotture sottovuoto in autoclave, garantendo i massimi requisiti igienico-sanitari. La logistica automatizzata è anch’essa essenziale per evitare errori che potrebbero compromettere la qualità del servizio. Ma, sebbene la tecnologia giochi un ruolo cruciale, l’esperienza e la competenza della componente umana rimangono fondamentali. Alla base delle attività ci sono i cuochi, i dietisti e i nutrizionisti che determinano la composizione del pasto: sono infatti le persone a gestire e monitorare ogni singolo processo.

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