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Serenissima Ristorazione, Giulia Putin nella Top100 di “Forbes Italia”: cruciale investire nella professionalità e nel talento

Giulia Putin, Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione, è tra le 100 figure professionali femminili premiate da “Forbes Italia” per impegno e capacità di leadership nel 2022. A renderlo noto è la prestigiosa rivista a seguito della pubblicazione della Top100 annuale dedicata al tema.

“Non appena ho saputo della notizia, ho reagito con molto stupore”, così la manager in una recente intervista: “Confesso di essere rimasta incredula per due-tre giorni, poi ho realizzato che è davvero una grande soddisfazione per quello che sono riuscita a fare, nel mio lavoro, in ambito aziendale, anche per le donne di questa azienda. Ne ero consapevole, ma a volte hai bisogno anche di un giudizio indipendente. E insieme a questo sono arrivati tanti riconoscimenti e messaggi di stima, di cui vado fiera”.

Non nasconde soddisfazione, dunque, la Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione che, nel commentare il riconoscimento, ha sottolineato come nel Gruppo non sia una novità vedere donne in ruoli apicali: “Uno dei nostri amministratori delegati è donna, a capo dell’ufficio qualità, dell’ufficio marketing&comunicazione così come nell’ufficio gare, abbiamo una donna. Questo per dire che nella nostra realtà aziendale si può crescere se si ha voglia di mettersi in gioco e dare il proprio contributo”.

Pubblicata a inizio luglio, la prestigiosa lista di “Forbes Italia” riconosce a Giulia Putin impegno, dedizione e grande capacità di leadership in ambito professionale. Seconda generazione della famiglia Putin, proprietaria del Gruppo, dal 2006 ricopre l’incarico di Chief Purchasing Manager con il compito di gestire le procedure d’acquisto, coordinare le attività dei buyer e, tra le altre cose, fornire analisi dei report sugli acquisti per perseguire obiettivi di costante miglioramento. La manager è anche mamma di Pietro, Alessandro e Anna e, come sottolineato nell’intervista, ha sempre scelto di conciliare famiglia e carriera, anche grazie al supporto di persone per lei molto importanti: “Noi donne ci mettiamo costantemente in discussione e sentiamo l’esigenza di dimostrare, soprattutto se dobbiamo conciliare carriera e famiglia. Se io sono riuscita a realizzarmi professionalmente lo devo molto a mio marito Federico, che mi ha aiutata moltissimo nella gestione della famiglia, ma anche a mia madre che mi è stata sempre vicina in questo e a mio padre, il regista vero di Serenissima Ristorazione, che mi ha sempre dato una grande fiducia e non è mai entrato nel mio ruolo e nell’ambito delle mie decisioni”.

Laureata in Economia e Legislazione di Impresa presso l’Università Bocconi di Milano, prima di entrare in Serenissima Ristorazione ha lavorato in PricewaterhouseCoopers a Verona, dove ha seguito diverse aziende e acquisito competenze ed esperienza: “È stato interessante e formativo e tutto quello che ho imparato l’ho portato con me, in azienda, dove sono rientrata 16 anni fa subentrando ad un’altra donna, che per 20 anni ha affiancato mio padre nella conduzione di Serenissima, Sonia Fosser e che adesso riveste il ruolo di amministratore delegato”.

Serenissima Ristorazione è una realtà in cui le donne ricoprono anche posizioni al vertice, un assetto in cui a contare sono la capacità e il talento: “Se faccio riferimento alla mia esperienza”, prosegue Giulia Putin, “sono cresciuta in base alle mie capacità e ai miei talenti e nella nostra azienda funziona alla stessa maniera, chi desidera dare il suo apporto trova il suo posto e questo a prescindere dal sesso biologico”. Il consiglio per le donne aspiranti manager è “investire su sé stesse, studiare, informarsi e avere la tenacia di provarci sempre, anche quando le cose apparentemente non vanno bene”. L’invito, specifica in conclusione, è rivolto a tutti, anche agli uomini: “Investite nella vostra professionalità, mettete a frutto i vostri talenti, ovvero quello che sapete fare e soprattutto credeteci. Credete in chi siete e soprattutto in chi volete essere”.

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